LEONE XIV, L’AMERICANO CHE GIOCA PER LA PACE

LEONE XIV, L’AMERICANO CHE GIOCA PER LA PACE


Per settimane non abbiamo parlato d’altro che della malattia di papa Francesco, con dirette quotidiane dal piazzale dell’ospedale in cui era ricoverato e bollettini medici trasmessi due volte al dì, poi della sua morte, del suo pontificato, della sua storia, in seguito del conclave, con previsioni, tutte rigorosamente sbagliate, sul cardinale che sarebbe stato eletto, ora parliamo del nuovo papa, del suo primo discorso, della sua biografia, della sua nazionalità, del suo orientamento, delle frasi scontatissime con le quali è stato salutato dai «grandi» del mondo. Si tratta di un evento storico, di una notizia, mi riferisco all’elezione del pontefice, grandiosa, essa merita dunque un certo rilievo e di essere messa in primo piano, ma si rischia di scadere nella ripetitività e di stancare il telespettatore. Il papa che si affaccia al balcone e dice «pace» rappresenta e accende la speranza che si possa giungere finalmente a questo obiettivo, fallito da Donald Trump, il quale pure si era dichiarato convinto di potere mettere d’accordo Putin e Zelensky nel giro di qualche giorno nonché di portare prosperità a Gaza.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Vittorio Feltri)


Published at: 2025-05-10 08:00:55

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