La decisione di Israele di attaccare le infrastrutture energetiche iraniane, colpendo almeno due impianti di trattamento del gas e due depositi di carburante, è stata un azzardo che ha alimentato l’incertezza nei mercati mondiali dell’energia, facendo oscillare il prezzo del petrolio. Il fumo che si è alzato il 15 giugno dai depositi di carburante a Teheran e dagli impianti di gas della costa meridionale dell’Iran è il segno che l’energia è diventata la nuova linea del fronte nel conflitto con Israele. Nel diritto di guerra sono consentiti gli attacchi alle infrastrutture energetiche che riforniscono le installazioni militari, come le dighe idroelettriche della Ruhr distrutte dall’aviazione britannica nella seconda guerra mondiale o gli impianti che alimentavano il centro iraniano di arricchimento nucleare di Natanz, colpiti da Israele venerdì.
Author: Internazionale
Published at: 2025-06-17 09:22:49
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