Le storie dell'orrore dei ragazzi ucraini di Castel Volturno

Le storie dell'orrore dei ragazzi ucraini di Castel Volturno


C'è chi ha i genitori prigionieri o uccisi o che ha visto il papà perdere una gamba in guerra, ed è stato costretto ad arruolarsi nelle fila del nemico, chi ha conosciuto l'orrore del carcere, delle tortura e degli abusi sessuali; volti e corpi ancora segnati, e occhi che vorrebbero cancellare il dolore vissuto ma nei quali inizia a farsi largo un barlume di speranza. Hanno storie tragiche i ragazzi ucraini - 42 adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni, due bimbi di nove anni più nove accompagnatori - arrivati al Centro Fernandes di Castel Volturno il primo agosto, dopo un viaggio in pullman organizzato dalla Caritas e dalla Cei, che ha sottratto questi ragazzi all'orrore e ai disagi dell'occupazione; tutti hanno infatti in comune la circostanza di vivere in quelle regioni dell'Ucraina orientale che da quasi tre anni sono occupate dalle truppe russe, essere dunque stranieri in casa propria. Altra storia terribile è quella di Ludmilla, accompagnatrice dei ragazzi, detenuta nelle per tre anni nelle carceri russe, dove ha conosciuto la torture, le violenze sessuali, ma dopo la liberazione ha avuto ancora la forza e il coraggio di continuare a costruire ponti per la pace, stando vicino ai più giovani.


Published at: 2025-08-12 15:42:55

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