Lee Jae-myung prende in mano le redini di un paese scosso da sei mesi agitati e alle prese con sfide proibitive, a cominciare da quelle presentate dalle due potenze nucleari vicine, la Cina e la Corea del Nord, e da quelle del suo principale alleato, gli Stati Uniti, diventati ormai imprevedibili (per usare un eufemismo). Il problema è che il regime di Kim Jong-un, a nord, si è dotato della bomba atomica e ha adottato una retorica aggressiva nei confronti di Seoul e di Washington. Lee Jae-myung, avvocato di 61 anni, è l’erede della corrente che ha sostenuto a lungo la cosiddetta sunshine policy, un approccio di apertura nei confronti del Nord che ha vissuto alti e bassi ma non ha mai offerto una soluzione definitiva.
Author: Internazionale
Published at: 2025-06-04 06:08:29
Still want to read the full version? Full article