Le politiche abitative di New York? Vuole deciderle Airbnb. Dieci milioni per spingere i candidati pro affitti brevi

Le politiche abitative di New York? Vuole deciderle Airbnb. Dieci milioni per spingere i candidati pro affitti brevi


Nella corsa alle elezioni di novembre, in cui si stabiliranno a livello locale il nuovo sindaco e i membri del City Council, Airbnb, non è l’unica multinazionale in ballo: segue Uber, con 2,4 milioni investiti in occasione della revisione delle regole sui conducenti, e DoorDash, con oltre 3 milioni tra sostegno a consiglieri e all’ex governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, candidato indipendente. Il tentativo di rivalsa per Airbnb arriva in un contesto di crescente severità nei confronti delle piattaforme per affitti brevi: basti pensare alla battaglia legale che si sta svolgendo in questo momento tra gli alberghi di tutta Europa e Booking.com, o al regolamento europeo, il primo riguardante gli affitti brevi, che a partire da maggio 2026 introdurrà requisiti di trasparenza e tracciabilità. Nella Grande Mela dal 2023, quando è stata approvata a grande maggioranza la Local Law 18, gli host devono dimostrare che l’alloggio sia la loro residenza principale, essere presenti durante tutto il soggiorno superato il limite di 30 giorni all’anno e non ospitare più di due persone alla volta, pena multe salate sia per gli host che per le piattaforme.

Author: Viola Giacalone


Published at: 2025-08-24 07:08:07

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