È una parola che in Italia si sente da poco tempo ma che in altri paesi europei è ormai diventata un motto per la destra più radicale, e che in breve fa riferimento all’idea di espellere con la forza tutte le persone straniere che si trovano anche regolarmente in un paese, ma la cui presenza è ritenuta problematica. Diversi esponenti della sinistra avevano chiesto di vietare il Remigration Summit al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che sabato mattina ha detto: «Io da ministro dell’Interno ho l’obbligo di garantire la libera espressione del pensiero da parte di chiunque», e che «in democrazia c’è bisogno di tutti i contributi e di tutte le componenti rispetto a fenomeni così complessi». La remigrazione è un’idea che se applicata violerebbe qualche decina di norme nazionali ed europee, che genererebbe sofferenze fisiche e psicologiche a milioni di persone, e che ha una natura razzista: per l’estrema destra europea gli stranieri problematici sono invariabilmente le persone non bianche, la cui lingua madre non è quella dello stato in cui vivono e che praticano una religione diversa dal cristianesimo.
Published at: 2025-05-17 07:14:43
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