Offrendo una panoramica della rivoluzione culturale, estetica e formale, rappresentata dal Futurismo, l'esposizione si compone di 50 opere (olio su tela, disegni, studi preparatori, tecniche miste su tela e su carta, sculture, litografie e manifesti d'epoca) provenienti da collezioni pubbliche e private, e di una selezione di testi disposti in un percorso che inizia nel 1901 con Il lavacro dell'umanità di Gaetano Previati e si conclude nel 1942-1943 con Biliardo di Renato di Bosso. A cura di Roberto Tottoli e Andrea Trentini, la mostra mette al centro Caetani, principe, orientalista, uomo politico e di cultura, bibliofilo e viaggiatore: egli fu il primo in Europa ad analizzare le origini della storia islamica esclusivamente attraverso le fonti arabo-islamiche, interpretate con rigore critico e metodo scientifico (per questo fu Socio della Reale Accademia dei Lincei, sebbene lui non fosse direttamente legato ad alcuna istituzione accademica), e si oppose fermamente all'impresa coloniale italiana in Libia sottolineando le illusioni della propaganda governativa e la mancanza di conoscenza che la guidava. Dal 9 maggio al 10 luglio la Galleria Zema ospita "Colors", personale di Daniela Cavallo (Ostuni, 1982), a cura di Alessia Locatelli: compongono il percorso opere appartenenti all'ultima produzione dell'artista, una raccolta di 7 serie in cui Cavallo si avvale di una stratificazione di linguaggi ed espressioni artistiche, partendo dalla fotografia e arrivando all'elaborazione grafica e digitale, attraverso il disegno e la pittura.
Published at: 2025-05-07 17:19:12
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