“Prendiamo atto delle dichiarazioni di Trump”, ha commentato il portavoce Dmitri Peskov,"Viviamo da diverso tempo sotto una quantità enorme di sanzioni e la nostra economia funziona", ha dichiarato alla Tass all'indomani delle parole di Trump. Le sanzioni hanno inciso sul settore energetico e sull’accesso a tecnologie avanzate, riducendo il PIL e aumentando l’isolamento finanziario, ma Mosca ha risposto aggirando i blocchi con esportazioni verso Cina, India e Turchia, sviluppando una flotta ombra per il trasporto di petrolio sotto embargo e puntando su una spesa bellica record pari al 6% del PIL. Se il Cremlino afferma di aver ormai sviluppato una “immunità” alle sanzioni, gli analisti occidentali confermano che l’economia russa mostra segnali di stress – come l’inflazione crescente, l’esaurimento del fondo sovrano e il rallentamento previsto della crescita nel 2025 – ma non tali da spingere Vladimir Putin a cambiare rotta.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Francesca Salvatore)
Published at: 2025-07-30 18:15:06
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