Il progetto per lo sviluppo e il futuro schieramento di questi missili, gli Asm-135 che avrebbero armato gli F-15 modificati, venne lanciato nel 1977, quando le stime dell’intelligence statunitense conclusero che circa il 75% dei satelliti in orbita all'epoca veniva usato per scopi militari e che l'Unione Sovietica, impegnata in una logorante corsa agli armamenti per contrastare l’avversario occidentale, disponeva già dal 1971 di un sistema Asat satellitare operativo. Per fare in modo che un killer dello spazio andasse a segno, era necessario che l'Asm-135, missile lungo 5 metri con un peso di 1200 kg e una gittata compresa tra i 500 e i 900 chilometri, venisse sganciato in una posizione e in un momento preciso. Nonostante il loro successo, le "armi killer dello spazio", pioniere nel nuovo livello di battaglia mossa alla quota più alta che poteva essere raggiunta da un aereo da combattimento, un traguardo che ricorda in qualche modo quello raggiunto in epoca precedente dal principe Emmanuel Galitzine a bordo del suo caccia, divennero più una preoccupazione che una soluzione.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)
Published at: 2025-04-12 05:09:46
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