Dopo la fine del cessate il fuoco, durato due mesi, la vita per i circa due milioni di palestinesi che abitano nella Striscia è diventata di nuovo «impossibile», come era stata per i primi quindici mesi di guerra. In altre zone, come nella città di Gaza, qualche generatore a gasolio ancora funziona: il carburante però è sempre più caro e scarso, e da inizio marzo non arriva più nella Striscia a causa del blocco imposto da Israele. Un discorso simile vale per le medicine: la Croce Rossa fra gennaio e marzo aveva creato il primo ospedale da campo “completo” nella città di Gaza, e l’ingresso degli aiuti aveva rifornito gli altri ospedali ancora operativi: ora la situazione è tornata quella drammatica del 2024, con carenza di medicinali, anestetici, antidolorifici.
Published at: 2025-03-30 14:28:16
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