Le aperture di Kiev alla tregua: tattica, ma anche realtà

Le aperture di Kiev alla tregua: tattica, ma anche realtà


Prima ancora, l’Ucraina aveva offerto alla Russia di partecipare al prossimo summit sulla pace convocato da Kiev, il terzo di tale formato dopo che il secondo, quello di giugno tenutosi in Svizzera, è naufragato miseramente, sia per l’assenza di tanti Paesi con un significativo peso geopolitico – anzitutto Cina e India – sia perché il comunicato finale è stato sottoscritto solo dai soliti noti e dai loro satelliti (e neanche tutti). Senza contare il fatto che la situazione del teatro di guerra si fa sempre più difficile per Kiev: le sue forze vengono triturate giorno dopo giorno, così che la possibilità di un improvviso collasso del fronte non è affatto aleatoria, in particolare se la Russia decidesse di affondare il colpo, cosa che finora ha evitato di fare. Lo ha detto a suo modo anche il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, suo oppositore politico, che, commentando la possibilità di una cessione dei territori, ha parlato, di un “suicidio politico“, che può essere evitato solo tramite un referendum popolare (in realtà, date le circostanze e i tanti interessi in gioco, è davvero difficile pensare che una tale consultazione possa essere libera da influenze nefaste).

Author: davide


Published at: 2024-07-24 15:21:28

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