Le accuse vanno dall’aver esagerato il numero di morti civili nella Striscia (Botteri e Cazzullo) all’aver consentito la pubblicazione di informazioni presuntamente false (i due direttori): tutti gli esposti si concludono chiedendo di valutare se il giornalista “si sia reso responsabile di un comportamento censurabile sotto il profilo deontologico” e “che siano adottati, in caso di accertata violazione, i provvedimenti di ragione”. Il presidente Bartoli ha condannato il metodo in un comunicato pubblicato sul sito dell’Ordine: “In una fase di crescenti tensioni internazionali e nazionali, si sta intensificando l’abuso dello strumento dell’esposto presentato ai Consigli di disciplina nei confronti di molti colleghi colpevoli, in molti casi, solo di avere svolto il proprio dovere. Questo rinnovato attivismo di certi “presentatori seriali di esposti” ha lo scopo di intimidire e intimorire i colleghi e, come effetto secondario ma non meno importante, quello di svilire lo strumento dell’esposto disciplinare che deve essere utilizzato per segnalare comportamenti scorretti e non per cercare di mettere a tacere voci sgradite.
Author: F. Q.
Published at: 2025-08-05 10:09:47
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