Soltanto pochi mesi fa, a gennaio, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez diceva di non avere intenzione di aumentare la spesa militare della Spagna: «Il mondo ha priorità più urgenti e non c’è scritto da nessuna parte che la pace e la sicurezza si raggiungano rafforzando gli arsenali». Ieri Sánchez ha annunciato un aumento di quasi 10,5 miliardi di euro della spesa militare, che in questo modo dovrebbe passare dall’1,4 al 2 per cento del Prodotto interno lordo (PIL) in meno di un anno: è la soglia minima richiesta dalla NATO ai suoi membri. Gabriel Rufián, portavoce di ERC (partito nazionalista catalano di centrosinistra) in parlamento, ha detto che Sánchez è stato «capace di imporre tre giorni di lutto in uno stato laico per la morte di un papa pacifista, e durante questi tre giorni di annunciare 10 miliardi di euro in nuove armi» (si riferiva alla morte di Papa Francesco, avvenuta lunedì: anche l’Italia ha indetto cinque giorni di lutto nazionale).
Published at: 2025-04-23 13:23:14
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