L’attacco israeliano alla Freedom Flotilla, avvenuto in acque internazionali vicino a Malta, non è né un’eccezione, né un fatto più grave di ciò che è successo finora. È semplicemente l’ennesima dimostrazione di una strategia che Israele persegue da sempre: colpire obiettivi civili, umanitari e internazionali non solo per fare la guerra a palestinesi, libanesi, siriani, yemeniti e iraniani, ma per mandare un messaggio preciso alla comunità internazionale. La verità è che Israele, prima del 7 ottobre 2023 e anche dopo, ha sempre agito così: colpendo anche obiettivi internazionali per dimostrare che può farlo, che le leggi non si applicano a lui.
Author: Dalia Ismail
Published at: 2025-05-07 11:07:35
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