Quando sentiamo parlare di guerra e aragoste, il più delle volte si fa riferimento a una strana "crisi diplomatica" che nei primi anni '60 vide Brasile e Francia spingersi sull'orlo dell'escalation militare causata della presenza reiterata di pescherecci francesi dediti alla pesca dell'aragosta che si spingevano all'interno delle acque territoriali brasiliane senza il benestare del governo di Brasilia, che per questo inviò addirittura una corvetta della sua Marina, la Forte de Coimbra, per intercettare e deviare la rotta di pescherecci francesi. Al tempo, Galland, comandante del Jagdgeschwader 26, stormo da caccia che portava il nome di Albert Leo Schlageter, veterano della prima guerra mondiale e membro dei Freikorps considerato un martire nazionalista dopo essere stato arrestato con l'accusa di sabotaggio per esser poi fucilato dalle forze d'occupazione francese nella Ruhr, era già ben noto per le sue doti di ottimo pilota e per il suo coraggio. Quel giorno d'aprile, dicevamo, il maggiore Galland era decollato da Brest insieme al suo gregario, il tenente Hans Westphal, quando nonostante la sua "consegna", decise che una deviazione verso le coste dell'Inghilterra nel tentativo di cercare battaglia poteva essere comunque una buona idea, nonostante il cesto di vimini che era stato sistemato alla meglio nell'abitacolo del suo caccia Bf-109 F per portare al generale delle ottime aragoste, ostriche e alcune bottiglie di champagne.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)
Published at: 2025-07-26 06:04:48
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