L'assedio cinese a Taiwan e il messaggio di Xi a Donald. Pechino è pronta alla guerra

L'assedio cinese a Taiwan e il messaggio di Xi a Donald. Pechino è pronta alla guerra


Troppo per Xi, che in vista di un probabile ma tuttora ipotetico incontro con Donald Trump, ha fatto sapere a modo suo che con la Casa Bianca si potrà discutere di molti temi anche delicati, ma non su Taiwan, che Pechino pretende sia parte integrante della Repubblica Popolare, nonostante non lo sia mai stata per un solo minuto nella sua storia lunga ormai oltre 75 anni. Il presidente filo indipendentista Lai Ching-te, che si era spinto a definire Pechino «forza straniera ostile», è stato bollato dalla propaganda comunista come «dittatore mascherato e parassita avvelenatore di Taiwan», e presentato in malevole grafiche come un tumore verde (il colore che identifica il partito del presidente) che si estende dalla regione meridionale di Tainan di cui era stato sindaco fino alla parte nord dell'isola, non casualmente dipinta con il colore blu del partito Kuomintang che invece è su posizioni dialoganti e di compromesso verso Pechino. A queste operazioni, che si affiancano subdolamente a quelle militari vere e proprie, si aggiunge un incremento delle azioni di spionaggio all'interno delle forze armate dell'isola, tanto che il presidente intende proporre il ritorno di quei tribunali militari, aboliti da decenni, che sono stati un sinistro simbolo dell'autocrazia che aveva governato Taiwan ai tempi duri di Chiang Kai Shek, poi superata da tempi nuovi in cui Taipei è divenuta un esempio di società aperta e democratica nell'Estremo Oriente.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Roberto Fabbri)


Published at: 2025-04-02 08:00:02

Still want to read the full version? Full article