È un concetto che abbiamo già visto all’opera nel 2002, quando le forze russe usarono un derivato del fentanyl per neutralizzare i terroristi asserragliati nel teatro di Mosca. Nel loro libro, pubblicato dalla Royal Society of Chemistry, denunciano falle enormi nei trattati internazionali che regolano le armi chimiche, ancora fermi a un’epoca in cui le neuroscienze non avevano l’attuale potenza. I due esperti si preparano a presentare un appello ufficiale alla conferenza dell’OPCW dell’Aia, chiedendo una governance più rapida e lungimirante, capace di anticipare — non solo reagire — all’evoluzione della scienza.
Author: Salvo Privitera
Published at: 2025-11-25 09:08:00
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