Una montagna discreta e senza troppi fronzoli, autentica e distante dai grandi flussi turistici, che omaggia le tradizioni e ricorda il passato, scritto ancora nel territorio, un tempo conteso, segni che oggi si camuffano nel verde, quasi la natura volesse riempire il vuoto delle trincee, nascondere la ruggine delle postazioni militari e delle baracche di fortuna, ammorbidire le pietre scabre delle mulattiere, e i ricordi della “guerra bianca”, uno dei capitoli più bui del Novecento. Qui è possibile trovare una dimensione ancora intatta, e orgogliosamente votata alla tutela delle tradizioni, custodite nei borghi, nelle malghe, dove la produzione di latte e formaggi resta un’eccellenza del territorio, e nei masi, ovvero le abitazioni tipiche costruite in legno e pietra, caratterizzate dal tetto spiovente e dalle magnifiche terrazze ricolme di gerani, veri e propri “nidi” immersi nel verde, spesso adibite a soluzioni b&b. La maggior parte delle sue opere sono incluse in un vero e proprio atelier en plein air che coniuga creatività e natura in un concetto visionario: il progetto fa parte della rete European Land Art Network, e dal 1986 la Val Sella ospita questa grande esposizione a cielo aperto, incastonata tra il Monte Armentera a nord e il gruppo di Cima Dodici a sud.
Author: Elena Bittante
Published at: 2025-08-19 08:08:04
Still want to read the full version? Full article