Con due vistose eccezioni: i primi anni del secondo Dopoguerra, con le opere fondamentali di Ennio Flaiano, Mario Tobino (Il deserto della Libia) e Giuseppe Berto (Guerra in camicia nera); e questi ultimi dieci-quindici anni, nei quali il tema coloniale è tornato con prepotenza sia come fondale di storie noir, poliziesche e ucroniche, sia come palestra per autori in cerca di facile successo con narrazioni non solo anticolonialiste, ma spesso antitaliane tout-court. Debitore delle atmosfere di Flaiano e di Conrad è anche Un mattino a Irgalem di Davide Longo, uscito nel 2001, originale mix di noir e legal thriller nel quale un improvvisato avvocato militare deve difendere un sottufficiale accusato di crimini orrendi ai danni degli indigeni nel corso della guerra d'Etiopia: un mostro alla colonnello Kurtz o un eroe caduto in disgrazia? Si ritorna agli anni Trenta con I fantasmi dell'impero di Luigi Panella, Marco Consentino e Domenico Dodaro, imponente romanzo pubblicato nel 2017 che prende le mosse da documenti d'archivio ma si incanala ben presto nell'alveo del noir e della spy-story, scandagliando il periodo controverso dell'attentato a Graziani, della repressione di Debrà Libanòs e degli intrighi tra fascisti e monarchici nell'amministrazione coloniale e nel lontano governo di Roma.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Giorgio Ballario)
Published at: 2025-09-14 03:00:03
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