L’accusa di Greenpeace: “La spesa militare ci rende meno sicuri e non aiuta la crescita economica”

L’accusa di Greenpeace: “La spesa militare ci rende meno sicuri e non aiuta la crescita economica”


“L’aumento della spesa per la Difesa al 5% del Pil è una risposta sbagliata alle crisi internazionali, perché tutti gli indici che misurano il tasso di conflittualità nel mondo ci dicono che negli anni di forte crescita della spesa militare il livello di pace globale si è drasticamente deteriorato. All’Italia viene spesso anche contestato come la spesa sociale sia sbilanciata sul personale, “in effetti fino a pochi anni fa era molto alta, oggi però la quota percentuale si è ridotta mentre crescono gli acquisti in armi, tanto che il target previsto del 20% è stato superato: oggi la spesa per le armi è al 23% della spesa totale per la difesa, dieci anni fa era al 10%”. La cruda verità, in conclusione, è che la sicurezza europea sarebbe meglio garantita da accordi diplomatici, iniziative di prevenzione, disarmo, risoluzione del conflitto, così che i soldi vengano impegnati nelle vere sfide che abbiamo davanti, come la transizione ecologica e la riduzione delle disuguaglianze.

Author: Elisabetta Ambrosi


Published at: 2025-07-08 12:20:18

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