Il risultato è che le nostre imprese – dalla meccanica di precisione in Lombardia alla moda in Toscana, dalla ceramica emiliana alla filiera del mobile in Veneto – vedono diminuire la competitività, rallentano la produzione e, in alcuni casi, si trovano costrette a tagliare. È il tipico effetto domino che abbiamo già visto in passato (per il Covid), e che oggi torna ad affacciarsi, aggravato da una situazione globale già fragile per colpa di guerra, inflazione e crisi energetica. Non basta più adattarsi: bisogna anticipare, leggere in anticipo i segnali deboli, dotarsi di strumenti che permettano di reggere l’urto e, se possibile, trasformare l’instabilità in opportunità.
Author: Vincenzo Imperatore
Published at: 2025-04-26 07:00:19
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