La strategia dei dazi non premia Trump: tycoon giù nei sondaggi. Ora l’incognita ricadute della guerra commerciale

La strategia dei dazi non premia Trump: tycoon giù nei sondaggi. Ora l’incognita ricadute della guerra commerciale


Non si tratta di una bocciatura completa per Trump, che mantiene una presa solida sul suo elettorato – il 93% di chi l’ha votato a novembre, sempre secondo il Wall Street Journal, continua a sostenerlo – e che persuade una maggioranza (esigua) di americani sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. Trump pensa invece che la sua vittoria sia stata totale, eclatante – in realtà l’ha spuntata per un solo punto e mezzo su Kamala Harris – e che quindi a lui tocchi non soltanto governare, ma dare una scossa profonda all’America, facendo piazza pulita di politiche decennali che, a suo giudizio, hanno indebolito e umiliato il Paese. Di qui il piano di ristrutturazione dell’amministrazione, con migliaia di licenziamenti e la cancellazione di decine di agenzie federali e organi di garanzia; l’assalto al sistema giudiziario, all’autonomia dei giudici, al diritto alla difesa; le deportazioni sbrigative di illegali e il progetto di cancellare lo ius soli; l’attacco alle università e ai programmi di diversità e inclusione che a partire dagli anni Sessanta hanno alimentato l’immagine dell’America multietnica, multirazziale, liberale; una rivoluzione nei rapporti commerciali con il mondo che non ha eguali in quasi un secolo.

Author: Roberto Festa


Published at: 2025-04-07 06:04:31

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