La sostenibile leggerezza di Quattroruote: TEOS, tra visione e moniti

La sostenibile leggerezza di Quattroruote: TEOS, tra visione e moniti


Non è un caso che il fondatore, figura mitologica di un’Italia che si rimboccava le maniche, avesse già allora intuito il bisogno di un giornalismo che fosse paladino degli automobilisti, persino contro l’ACI, colpevole all’epoca di non difenderli abbastanza. A chiudere il cerchio, l’intervento di Fabrizio Giugiaro, architetto e designer, che ha gettato sul tavolo una preoccupazione non da poco: l’automobile, questo oggetto che ha definito il Novecento, rischia di perdere la sua anima sotto il peso di normative e algoritmi. E allora, mentre la Casina Valadier (va ricordato, uno dei posti più belli del pianeta) si spegneva sotto le stelle di Roma, rimaneva la sensazione che TEOS sarebbe piaciuto a Gianni Mazzocchi che sognava un giornale al servizio degli automobilisti, e un futuro in cui l’auto non sarà più solo un oggetto, ma una scelta.

Author: Vincenzo Borgomeo


Published at: 2025-07-05 12:24:07

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