La Russia e il lento declino di una potenza

La Russia e il lento declino di una potenza


Se si tiene conto del potente stimolo keynesiano rappresentato dall'industria bellica, che lavora al limite delle proprie capacità, e del denaro distribuito alle famiglie dei soldati (vivi e morti) che ha spinto non poco i consumi nelle aree più periferiche, si ha il quadro di un Paese che nei fatti è già in stagnazione. Non è un caso che in molti vedano nelle uscite di Gref e Reshetnikov una specie di gioco delle parti voluto da Vladimir Putin, che sempre ieri si è assunto il ruolo di capo supremo incaricato di tirare le fila del dibattito: "Non è possibile che il Paese vada in recessione". Un ammonimento generico, ma in realtà probabilmente rivolto alla "dama di ferro" della banca centrale, che ha l'indiscusso merito di aver mantenuto saldo il timone monetario e finanziario in tre anni e mezzo di guerra e che quindi non si può liquidare con metodi troppo spicci.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Angelo Allegri)


Published at: 2025-06-21 08:00:03

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