"Le piante che crescono nel cemento - sottolinea - sono qualcosa di magico, fanno pensare che la vita sia sacra quando la viviamo in un certo modo e che valga sempre la pena provarci, perché è ciò che rende la vita sacra e non sprecata". Non casuale la location: "con una visione intensa e profondamente evocativa, - chiosa l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi - l'artista reinterpreta la storia della Sala delle Cariatidi, un luogo intriso di memoria, trasformandolo in uno spazio di riflessione sul rapporto tra natura, ricordo e rinascita". Al centro della sala, una grande scultura circolare in acciaio, adagiata su uno strato di terreno, a intervalli regolari emette uno scoppio fragoroso per poi rilasciare una pioggia di semi di erbacce, quelle che abitualmente vengono estirpate e che invece nei prossimi giorni daranno vita a un ecosistema destinato a crescere, fiorire e trasformarsi nel tempo.
Published at: 2025-03-31 11:31:13
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