Nonostante lo sforzo diplomatico della Casa Bianca, che sembra avere un "telefono rosso" per comunicare e mediare le posizioni più delicate con il Cremlino, e la pressione fatta su Kiev affinché accetti il piano in 28 punti elaborato dagli inviati statunitensi e russi, in Ucraina si continua a combattere anche a rischio di essere "abbandonati" dagli americani, che sembrano aver avvertito implicitamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: accettare il piano o prepararsi a "continuare a combattere con tutte le sue forze", rischiando di perdere il supporto essenziale di un alleato fondamentale come gli Stati Uniti. Una perdita che influirebbe, e non poco, sulla fornitura di sistemi d'arma come missili tattici Atacms e Himars, e i fondamentali sistemi di difesa aerea Patriot, oltre all'accesso a informazioni d'intelligence indispensabili per guidare le armi di precisione su obiettivi chiave e distribuire le forze su un campo di battaglia che corre dalla Crimea al confine con la Bielorussia per oltre 1.200 chilometri di fronte. Tra le condizioni essenziali per i consiglieri russi, come sappiamo, c'è quella di non rinunciare a nessuno dei territori dell'Ucraina occupati e già annessi - con una particolare attenzione al settore di “Donetsk e Lugansk" che dovrebbero diventare "russi di fatto” e quello di Kherson e Zaporizhzhia - al riconoscimento della Crimea come territorio russo, il depotenziamento delle Forze armate ucraine e la garanzia che l'Ucraina non aderisca alla Nato.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Davide Bartoccini)
Published at: 2025-11-23 13:56:41
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