Nel suo intervento, Petrini ha ricordato gli oltre seimila studenti che hanno frequentato l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, studenti che riportano in tutto il mondo i valori di Slow Food e il ricordo di Bra, e ha ribadito l’importanza dell’educazione alimentare, anche nel settore caseario, per conoscere il valore dei formaggi a latte crudo, per avere piena coscienza di cosa si trovano nel piatto. «Un mondo fragile che cade sotto i colpi dell’industrializzazione di tutto e tutti, cade di fronte a una drammatica separazione degli esseri umani dalla natura e dagli animali, cade per via di un turismo aggressivo e veloce, cade perché mancano politiche lungimiranti sulle aree interne, collinari e montane, da cui potrebbe ripartire un ripensamento del futuro del nostro Paese» ha sottolineato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. Sulla questione del latte crudo è intervenuto anche Paolo Bongioanni, assessore all’Agricoltura e cibo della Regione: «Oggi la sfida è assicurare la sicurezza dei prodotti e al tempo stesso far crescere le imprese: da un lato è necessario tutelare la salute delle persone; dall’altro lato abbiamo di fronte un patrimonio straordinario di cultura, di aziende, di presidio del territorio che dobbiamo avere la capacità di aiutare.
Author: NONE
Published at: 2025-09-20 08:03:37
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