Da gennaio a settembre di quest’anno 72.700 neozelandesi si sono trasferiti all’estero, mentre il guadagno migratorio netto (la differenza tra il numero di immigrati e il numero di emigrati) a settembre era di 12.400 persone, il più basso dal 2013 (escluso il periodo della pandemia) e molto inferiore a quello registrato a settembre del 2024, pari a 42mila persone. Ma le ragioni dell’emigrazione sono diverse, e hanno molto a che fare con alcune caratteristiche strutturali della Nuova Zelanda, che in proporzione al numero di abitanti oggi ha un tasso di emigrazione uguale a quello di alcuni paesi in via di sviluppo e in guerra, e il più alto tra i paesi dell’Ocse. Finora il vuoto lasciato dalla fuga di cervelli era stato compensato dall’accoglienza di immigrati dalla Cina e dall’India, ma ora il flusso in entrata di stranieri istruiti e in età lavorativa sta calando drammaticamente.
Author: Internazionale
Published at: 2025-11-19 10:23:55
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