La meravigliosa libertà cosmopolita del Cairo anni '40

La meravigliosa libertà cosmopolita del Cairo anni '40


La sfinge guarda muta, tutto passa sotto le sue zampe, la vita brulica più in là, lungo la Pyramids Roads, nelle grandi sale del Mena House, albergo delle meraviglie, per le vie e viuzze del Cairo, dove risuonano cento lingue e l'Egitto di Re Farouk, tra crisi e lisi, si rivela per quello che è: una nazione cosmopolita. E, infatti, intreccia, come in un canestro di papiro a maglia stretta, le vicende di questa città, in quella che fu una sorta di epoca dorata del bel vivere, sebbene sotto l'ombra di un protettorato inglese e di un sovrano fragile. Ci sono i magnifici hotel che piacciono ai facoltosi britannici, accusati di essere i veri padroni del Paese, le sontuose sale da ballo dove passano tutti quelli che nel mondo contano, ma c'è anche la cultura degli ebrei sefarditi, ci sono le servette furbe e un po' streghe che insegnano a questa ragazza a vivere la città bassa, la più viva.

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Matteo Sacchi)


Published at: 2025-12-03 04:00:03

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