“La maggior parte della gente legge oggi il nome Sergio Ramelli sul giornale ma non sa nulla di lui”: Giuseppe Culicchia presenta ‘Uccidete un fascista’ al Salone del Libro di Torino

“La maggior parte della gente legge oggi il nome Sergio Ramelli sul giornale ma non sa nulla di lui”: Giuseppe Culicchia presenta ‘Uccidete un fascista’ al Salone del Libro di Torino


Solo un paio di settimane fa in via Paladini 15 a Milano, nel luogo in cui il 18enne venne ucciso a sprangate da due studenti universitari di Avanguardia Operaia nel 1975 in pochi istanti si sono opposti sulla strada la sparuta folla con il saluto romano d’ordinanza e da un balcone una radio di risposta con le note di Bella Ciao. Già perché il 18enne Ramelli che andava ancora alle superiori non solo non compì atti di terrorismo o di violenza, non partecipò a raid, ma ebbe come unica colpa di abitare vicino a una sezione del Msi di Milano, di aver fatto volantinaggio, essendo un militante del Fronte della Gioventù, e di aver scritto un tema a scuola in cui prese le distanze da un delitto delle BR, tema che poi venne prima letto in classe poi trafugato ed esposto in bacheca per giorni. “Il dramma di quegli anni era che si confondeva la legittima battaglia delle idee con la guerra delle ideologie, e che gli opposti estremismi pensavano che di fronte non ci fosse un avversario ma sempre e solo un nemico da sconfiggere abbattendolo”, ricorda il giornalista Luigi Mascheroni nel dialogo con Culicchia.

Author: Davide Turrini


Published at: 2025-05-18 11:56:48

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