La lotta alla droga di Trump? Colpisce solo i governi non allineati e grazia gli amici: dal Venezuela al Perù, il doppio standard Usa

La lotta alla droga di Trump? Colpisce solo i governi non allineati e grazia gli amici: dal Venezuela al Perù, il doppio standard Usa


Mentre le tensioni con il Venezuela raggiungono l’apice – con l’ultimo sequestro della petroliera Skipper al largo del Paese sudamericano – Donald Trump torna a minacciare il presidente colombiano, Gustavo Petro, denunciando che “la Colombia produce molta droga” ed è “meglio che si svegli o sarà la prossima”, dopo Caracas s’intende, già nel mirino del Dipartimento di Stato perché presumibilmente “governata dal Cartel de los Soles“. Ma c’è qualcosa che non torna nelle operazioni anti-narcos di Trump, ora intitolate South Spear: vi è un massiccio apparato militare dispiegato contro governi non allineati – come il Venezuela e la Colombia – compensato da un atteggiamento accomodante nei confronti delgoverno conservatore del Perù, il secondo produttore di cocaina al mondo – oltre 54.655 ettari produttivi -, ritenuto “il granaio del sud”, con “laboratori clandestini in fase di moltiplicazione”, e della Bolivia, ora sotto il governo di Rodrigo Paz, che nel 2023 ha battuto il record di sequestri di carichi pari a oltre 32,9 tonnellate. A questo punto c’è un cortocircuito nella logica anti-narcos di Trump, criticato anche sul fronte repubblicano, con il senatore Bill Cassidy che si è chiesto: “Perché diamo la grazia a Hernández e poi perseguitiamo Maduro per il traffico di droga negli Stati Uniti?”.

Author: Estefano Tamburrini


Published at: 2025-12-15 06:55:49

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