La guerra a Gaza "investe" la Vuelta

La guerra a Gaza "investe" la Vuelta


Nelle scorse settimane le proteste hanno provocato la caduta di due corridori (non israeliani) e diversi fermi e una deviazione del percorso di nuovo ieri, a 18 km dal traguardo, al grido di "Non è guerra, è genocidio" ai danni del team israeliano. La mobilitazione di oggi si preannuncia "di massa e pacifica", annuncia la ministra della Sanità Monica Garcia, che si dice "molto orgogliosa del ruolo della Spagna contro il massacro a Gaza" ed è consapevole della grande visibilità della Vuelta. Eppure il principio dei contestatori è condiviso dall'esecutivo spagnolo, con la portavoce e ministra dello Sport, Pilar Alegría, certa che "la neutralità non è più possibile di fronte alla morte e alla distruzione a Gaza" e "lo sport non può essere isolato dal mondo che lo circonda".

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Gaia Cesare)


Published at: 2025-09-14 03:00:03

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