La globalizzazione alla prova delle 'linee invisibili'

È un libro di geopolitica quello di Luca Picotti, avvocato e componente dell'Osservatorio Golden Power, ma scritto dall'angolo visuale del diritto, che analizza quella che definisce "geografia giuridica delle globalizzazione", ispirata alla categoria del geo-diritto proposta dal giurista Natalino Irti, dove le norme, le giurisdizioni, i sistemi di enforcement, non di rado piegati, se non asserviti, agli interessi nazionali rappresentano il complesso campo di gioco in cui su cui si muovono imprese, mercati, investitori, merci, governi. L'analisi prende le mosse da tre grandi eventi che hanno investito il mondo globalizzato, analizzando le misure e contromisure di ingegneria giuridico-economica messe in campo degli Stati: la pandemia di Covid, la guerra in Ucraina e la sfida per la supremazia tecnologica tra Cina e Usa, con un'appendice dedicata ai dazi di Trump, potenziale 'quarto shock' che potrebbe aprire ulteriori crepe nel castello globale. Scrive Giampiero Massolo, ambasciatore ed ex segretario generale del ministero degli Esteri, nella sua prefazione: le linee invisibili fanno parte di quel "mondo delle regole" in cui oggi è "necessario" orientarsi alla luce di "un momento storico" in cui "il diritto internazionale non appare in grado di contrastare efficacemente la tendenza prevaricatrice degli interessi dei singoli Stati".