L’altra sera il futuro cancelliere Friedrich Merz l’ha detto chiaro, vuole mantenere il flusso dei richiedenti asilo in Germania sotto le 100mila unità, «il loro numero non deve più essere a sei cifre» perché secondo il leader Cdu «il sistema sanitario e dell’istruzione è sotto pressione per i troppi stranieri». Quelli arrivati dall’Ucraina dopo lo scoppio della guerra sono più di un milione, gli adulti sono 900mila adulti, un terzo è scappato dalla guerra, quelli che lavorano sono neanche 300mila: nel 2024 hanno fatto richiesta di asilo altre 229.751 persone, nei primi tre mesi di quest’anno siamo solo a 36.136, con un trend in netto calo. Come l’Italia è il primo (ma non più l’unico) approdo per i Paesi del Nordafrica, la Germania dalla caduta del Muro si è fatta carico di raggranellare turchi, siriani, polacchi, ucraini e moldavi e di utilizzarli come forza lavoro a basso costo, aumentando lo spread economico con i Paesi meno frugali come l’Italia, che veniva persino rimproverata per la mancata accoglienza.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Felice Manti)
Published at: 2025-04-15 11:37:14
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