La generazione Z è uno strano caso. Sembra fragile e persa nel digitale ma forse è molto simile a noi

La generazione Z è uno strano caso. Sembra fragile e persa nel digitale ma forse è molto simile a noi


Così come ci sono e ci saranno sempre i fragili e i forti, le vittime e i carnefici, i solitari e i socievoli, gli introversi e gli estroversi, i sessualmente incerti e i precoci, i timidi e gli spavaldi. Ma neppure si può dire che siano informazioni decisive, il web e i social sono indicativi fino a un certo punto, quello in cui il ragazzo spegne il computer o il cellulare e si rende conto della differenza tra il mondo virtuale e quello reale, tra i cazzotti analogici e le carezze digitali. Ma nella sostanza non si scappa: il terrore di ogni padre, da sempre e per sempre, è di sopravvivere al figlio, tanto è vero che non esiste neppure una parola per designare la condizione mostruosa e innaturale di chi deve seppellire il proprio bambino (che è tale, naturalmente, anche quando ha sessant'anni, non si muore del resto invocando la protezione della mamma?

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Alessandro Gnocchi)


Published at: 2025-09-21 03:00:02

Still want to read the full version? Full article