La Francia subisce la “strategia del baratto” dell’Iran: per riavere due connazionali deve rilasciare una donna accusata di apologia del terrorismo

La Francia subisce la “strategia del baratto” dell’Iran: per riavere due connazionali deve rilasciare una donna accusata di apologia del terrorismo


La sorte di Cécile Kohler e Jacques Paris, i due francesi detenuti in Iran da tre anni, scarcerati due giorni fa, ma non ancora liberi, è sospesa a quella di Mahdieh Esfandiari, un’iraniana accusata di apologia del terrorismo in Francia, il cui processo è atteso a gennaio. La vittoria in un certo senso, di fronte all’impotenza dei governi occidentali, di quella “diplomazia degli ostaggi” che il regime iraniano pratica da molti anni e che l’Italia ha conosciuto con il caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran e “scambiata” a gennaio con un ingegnere iraniano fermato a Milano. Lo storico Clément Therme, specialista del mondo iraniano presso l’Institut français des relations internationales (Ifri), sentito da Mediapart, spiega: “Assistiamo ad una guerra di informazione lanciata dai media ufficiali della Repubblica islamica, che mettono in scena una simmetria tra la situazione di una prigioniera iraniana in Francia e la situazione degli ostaggi francesi in Iran, per screditare il racconto degli occidentali sulla specificità del regime iraniano per quanto riguarda la presa di ostaggi.

Author: Luana De Micco


Published at: 2025-11-07 13:32:40

Still want to read the full version? Full article