La Flottilla: finché la barca va, lasciala andare

La Flottilla: finché la barca va, lasciala andare


Quanto di testimoniare che qualcosa per quei poveretti si può fare, che i diktat illegali e brutali dei carnefici israeliani possono essere reputati per quel che sono e pertanto ignorati, ribadendo il diritto di poter portare soccorso agli oppressi, di poter navigare in acque palestinesi, illegittimamente ascritte a Israele, di poter testimoniare un’umanità che Israele sta calpestando con la complicità, volontaria o meno che sia, di quanti in questi giorni si agitano perché la Flottilla non prosegua il suo corso. Così, mentre la barca va, e soprattutto in attesa della risposta di Hamas al cosiddetto piano di pace di Trump (cioè di Netanyahu), e per finire la nostra nota, riportiamo la conclusione di un articolo di Haaretz – media che il genocidio di Gaza ha reso più rilevante per il mondo di tanti miserevoli politici europei – firmato da Shai Grunberg, presidente della Gisha (ong israeliana che tutela della libertà di movimento dei palestinesi) dedicato allo Yom Kippur, la festività ebraica dell’espiazione. Nulla da aggiungere se non che il perdono potrà anche essere accordato in un futuro che ora appare remoto, ma deve essere almeno chiesto e non sembra sia così, anzi per molti israeliani, politici e non, siamo tutti Hamas – tranne i servi ovviamente – declinazione di certa perversione pseudo-messianica, altra dalla grande tradizione ebraica, per cui i non ebrei, i goyim, sarebbero animali parlanti.

Author: davide


Published at: 2025-10-01 16:47:06

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