LA FINE DELLA DELLA DEMOCRAZIA

LA FINE DELLA DELLA DEMOCRAZIA


Il fenomeno più rilevante degli ultimi decenni è infatti la rapida e generale denazionalizzazione delle nostre nazioni, con la classe dirigente che si fa un punto d’onore di umiliare la lingua nazionale, e il popolo che da parte sua abbandona la sua religione storica e i costumi che a essa erano legati, con il paradossale risultato che il popolo nazionalista, o il populismo nazionale, ha forza ed esistenza tra di noi soltanto nell’ambito della rappresentanza politica, in quanto i partiti nazionalisti hanno forza ed esistenza solo nell’operazione rappresentativa per eccellenza, le elezioni. E ancora, nella sezione «Polemiche culturali», tra le firme troviamo Giacomo Poretti («Ma la comicità non è morta: ecco perché»), Carlo Pagetti («Da Wells all’Ia, un canone per la fantascienza») e Andrea Dall’Asta («Il mito di Narciso e l’arte contemporanea »); mentre la scrittrice Silvia Avallone parla di «Il Male e la redenzione, fra realtà e letteratura». Come possiamo assegnare all’individuo un diritto incondizionatamente opponibile a qualsiasi istituzione – a quelle di cui è membro per uscirne, a quelle di cui non è membro per entrarvi – e privare ogni istituzione di un diritto opponibile all’individuo, il diritto condizionale ma effettivo di impedirgli di uscirne oppure di entrarvi al fine di preservare l’integrità dell’istituzione stessa e di mantenerne il senso?

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Redazione)


Published at: 2025-05-10 07:09:33

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