Damigiane e fisarmoniche sono oggetti di uso comune nelle strade dove la fantasia non ha limiti: ecco la bici Graziella adattata a tavolinetto con tagliere per il salame, ecco la caffettiera Moka con il coperchio a forma di triangolo con piuma di gomma, ecco il passeggino con un neonato «col cappello che noi portiamooo», ecco un nonno alpino che avanza spingendo il deambulatore. Anche se l’Associazione Nazionale Alpini spinge per il ritorno della leva obbligatoria proprio per i bocia: «L’eventuale opzione di addestramento militare resterebbe una scelta, dopo qualche mese di formazione civile per prepararsi a mansoni di pubblica utilità», conferma Sebastiano Favero, che dell’Ana è il presidente: «La montagna è maestra, sempre, e tutti noi amiamo la pace, non certo la guerra. Sfreccia una jeep carica di arzilli alpini che sembrano scout canterini, e non uno che rivolga apprezzamenti a donne e ragazze: dopo le polemiche dell’adunata di Rimini 2022, l’Ana ha preparato un manuale online dove si spiega per bene che anche un complimento un po’ allegro può diventare una molestia.
Author: repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it)
Published at: 2025-05-10 07:42:37
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