La famiglia del reporter Andy Rocchelli ucciso dagli ucraini: “Basta disimpegno politico. L’Aja ci ascolta, il governo no”

La famiglia del reporter Andy Rocchelli ucciso dagli ucraini: “Basta disimpegno politico. L’Aja ci ascolta, il governo no”


La famiglia del fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso il 24 maggio 2014 nella località di Sloviansk, nel Donbass, all’età di 30 anni da un attacco di artiglieria pesante e leggera proveniente dall’esercito ucraino, ha rivolto un nuovo appello al governo italiano affinché “questo disimpegno politico che da 11 anni contraddistingue la nostra richiesta di giustizia possa terminare”. La lettera, a firma dei genitori di Andrea, Elisa Signori e Rino Rocchelli, e della sorella Lucia Rocchelli, è stata inviata lo scorso 8 luglio al ministero degli Affari Esteri – con una nota formale a corredo – in vista della Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina tenutasi a Roma un paio di giorni dopo, sperando che l’appuntamento potesse essere l’occasione per “far valere un improrogabile istanza di giustizia”. Fa riflettere anche il testo firmato da Elisa Signori sul portale di Articolo 21 a commento dell’approvazione della proposta di legge che istituisce la Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa del loro lavoro: “conviene che la politica lavori a fondo su quelle singole storie, punti al riconoscimento e alla sanzione delle responsabilità, creando una concreta deterrenza per chi perseguita o attenta alla vita di un giornalista”.

Author: Estefano Tamburrini


Published at: 2025-07-23 06:23:49

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