Una serie di limitazioni su base discrezionale, che preoccupano gli operatori: ora rischiano di subire la cancellazione della propria registrazione se già lavorano nel territorio o, per chi non è già presente, di essere respinti sulla base di criteri arbitrari o valutazioni politiche. “Fattori di esclusione – denunciano le ong in una nota congiunta- possono essere anche il sostegno negli ultimi 7 anni a campagne di boicottaggio verso Israele (anche se intraprese a titolo personale da dipendenti partner, membri del consiglio di amministrazione o fondatori) o il mancato rispetto di requisiti di rendicontazione esaustivi”. “Considerando la difesa dei diritti umani e umanitari come potenziale minaccia per lo Stato, le autorità israeliane possono dunque impedire alle organizzazioni umanitarie di agire secondo il proprio mandato, solo per aver denunciato le condizioni di vita sul campo, costringendole di fatto a scegliere tra portare aiuti alla popolazione colpita o difenderne i diritti denunciando la loro violazione”.
Author: F. Q.
Published at: 2025-05-07 08:41:15
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