La Commissione Ue presenta il piano per sganciare completamente l’Europa dalle fonti energetiche russe

La Commissione Ue presenta il piano per sganciare completamente l’Europa dalle fonti energetiche russe


Un sistema di trasparenza, monitoraggio e tracciabilità del gas russo nei mercati dell’Ue, che vada oltre le norme che pure alcuni Paesi hanno adottato per arrivare a un quadro europeo coerente, i piani nazionali per uscire dall’importazione di gas russo che i Paesi dovranno presentare per illustrare (per Slovacchia e Ungheria si parla anche dell’uscita dal petrolio, che importano ancora per oltre l’80% da Mosca), i divieti di importazione e il sostegno alla diversificazione attraverso l’aggregazione della domanda e un migliore utilizzo delle infrastrutture. La Commissione intende proporre il divieto di importazioni, entro la fine del 2025, nell’ambito di nuovi contratti e contratti spot esistenti sul gas russo, che riguardano una parte meno significativa dei volumi complessivi russi e comportano consegne a breve termine ed, entro la fine del 2027, anche il divieto di importazioni di gas russo nell’ambito di contratti a lungo termine esistenti. Se tra il 2021 e il 2023, l’Ue ha ridotto le importazioni di gas russo di oltre il 70%, passando da 150 miliardi di metri cubi a 43 miliardi di metri cubi (sia Gnl che tramite gasdotto), nel 2024 questa tendenza al ribasso si è arrestata e le importazioni dalla Russia sono aumentate, arrivando a un totale di 52 miliardi di metri cubi (tra il 12 per cento in più del Gnl e il 26 per cento in più via gasdotto).

Author: Luisiana Gaita


Published at: 2025-05-06 17:51:36

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