Per ottenere questo risultato la Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, un’istituzione statale che si occupa di programmazione economica, ha vietato ai grandi allevatori di vendere una parte dei propri animali ad allevatori più piccoli, per impedirgli di sottoporli a un “ingrasso secondario” e vendere così quantità di carne maggiori. E ora la Cina sta cercando di ridurre il consumo di mangimi per via della guerra commerciale con gli Stati Uniti: gran parte degli alimenti per gli animali di allevamento è legata alle importazioni di soia proprio dagli Stati Uniti. L’indagine non è ancora stata chiusa e la scorsa settimana la Cina ha deciso di posticiparne la chiusura di sei mesi in vista di un possibile accordo sulle auto elettriche.
Published at: 2025-06-23 15:01:03
Still want to read the full version? Full article