La censura corretta non ci farebbe più regalare questi romanzi

La censura corretta non ci farebbe più regalare questi romanzi


La stessa accusa di affrontare argomenti delicati in termini troppo espliciti, sempre da parte della censura ultraconservatrice, è toccata anche ad altri romanzi, come L'occhio più azzurro di Toni Morrison (prima afroamericana a vincere il Nobel per la letteratura), a Maus di Art Spiegelman (troppo violento nel descrivere i lager nazisti, che erano notoriamente dei luna park) e a Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood. E poi non si può dimenticare la disturbante Lolita, esempio scorrettissimo, maschio predatore, ragazzina minorenne, e dire che Azar Nafisi, la paladina delle donne iraniane, ha fatto di Vladimir Nabokov l'autore simbolo della sua battaglia per la civiltà e per la libertà, di espressione e di vivere. E poi ci sono due campioni della scorrettezza come Bret Easton Ellis, che offre sesso e violenza al pubblico dai tempi di American Psycho in giù, fino a Bianco, che è proprio una ribellione al dominio del bigottismo woke e alla "discriminazione al contrario" subita dal maschio bianco etero, una minoranza senza diritto a tutele speciale; e Michel Houellebecq, il provocatore per eccellenza della nostra epoca, che è buono per qualsiasi accusa (perversioni sessuali, razzismo, discriminazione religiosa).

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Eleonora Barbieri)


Published at: 2025-12-21 04:00:02

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