Un'immagine che riporta alle foto Belle Epoque delle "signorine di facili costumi" e questo sarebbe stato il suo destino ancora per molti anni, se non avesse scelto di guadagnarsi da vivere con il canto, con le serate a teatro che diventò il suo mondo, tanto lontano da un'infanzia misera che l'aveva portata nei letti dell'alta borghesia milanese a tredici anni, venduta dalla madre come merce fresca al miglior offerente. Ma un giorno Rosetta aveva scoperto la passione per la musica e la sua voce di seta e velluto; così aveva deciso di prendere le distanze dagli anni bui dell'adolescenza, per poter calcare le tavole del palcoscenico, sognando di diventare come Lina Cavalieri. Fu così che una sera di fine agosto, quando i venti di guerra non erano così lontani, mentre Rosetta parlava con musicisti e ballerine delle prove di balletti e canzoni, una pattuglia di dieci agenti armati di daghe, capeggiata dal Musti, si avvicinò: il gruppo si disperse e il sogno di Rosetta finì sotto i pugni e i calci dell'uomo dagli occhi bui.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Miriam D'Ambrosio)
Published at: 2025-11-25 04:00:03
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