Lunedì, inoltre, Bernie Sanders, senatore indipendente del Vermont, volto storico della sinistra Usa, ha inoltre presentato lunedì un disegno di legge separato, cofirmato da Elizabeth Warren, democratica del Massachusetts, e Chris Van Hollen, dem del Maryland, che proibirebbe l’uso di fondi federali per “qualsiasi uso della forza militare in Iran o contro l’Iran” ad eccezione dell’autodifesa senza l’approvazione del Congresso. Il presidente ha il potere di dirigere le forze armate (“è comandante in capo dell’Esercito e della Marina degli Stati Uniti e delle milizie dei vari Stati, quando chiamate al servizio effettivo degli Stati Uniti”) dopo una dichiarazione di guerra approvata dal Congresso in base all’Articolo II, Sezione 2 della Carta, che prevede una cooperazione tra il “commander in chief” e il Congresso in materia di affari militari, con il secondo che finanzia o dichiara l’operazione e il primo che la dirige. Tuttavia in passato i presidenti hanno avviato operazioni militari senza l’esplicito consenso del Congresso: accadde per la guerra di Corea, il disastroso conflitto in Vietnam, l’operazione Desert Storm contro Saddam Hussein, la guerra in Afghanistan del 2001 e quella in Iraq del 2003.
Author: F. Q.
Published at: 2025-06-18 18:08:26
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