Gli analisti statunitensi ritengono che le risorse di guerra elettronica della Cina potrebbero compromettere l'accesso degli Stati Uniti ai satelliti e ai sensori in rete sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Gli esperti della Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (JHAPL) hanno, per esempio, ipotizzato che il Dragone possa utilizzare i suoi avamposti nel Mar Cinese Meridionale come potenti centri di guerra elettronica e di intelligence, consentendo al PLA di disturbare le comunicazioni, interrompere i radar e geolocalizzare le forze straniere nella regione. I jammer mobili schierati da Pechino, insieme ai sistemi di radiogoniometria ad alta frequenza, alle strutture di intercettazione delle comunicazioni satellitari e alle capacità di intelligence elettronica installate sugli avamposti di Fiery Cross, Mischief e Subi Reef, consentono alle forze cinesi di individuare i bersagli e disorientare i sensori avversari.
Author: redazione@ilgiornale-web.it (Federico Giuliani)
Published at: 2025-12-14 06:00:52
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