Jalta, la "pace sporca" che servirebbe oggi

Jalta, la "pace sporca" che servirebbe oggi


La prima, con la «Y», evoca i prati dolci di Oxford; la seconda, con la «J», trasmette il fischio del vento e la bufera che urla. Il Churchill di Jalta non era più l'eroe impavido del «never surrender», ma l'uomo che proprio come Chamberlain a Monaco nel 1938 si era convinto che gli inglesi, e forse lui stesso, non fossero in condizione di imbarcarsi in un'altra guerra. Meglio un nuovo appeasement, una pace sporca che non solo salvi le nostre vite ma fermi la falce che sta sterminando una generazione intera di russi e ucraini finora quasi un milione di morti, millecinquecento caduti al giorno secondo il ministro Guido Crosetto oppure tentare lo scacco matto a Putin, magari con la complicità di Cina e India, rischiando di far saltare per aria il pianeta?

Author: redazione@ilgiornale-web.it (Vittorio Feltri)


Published at: 2025-11-08 07:34:25

Still want to read the full version? Full article