Quattordici mesi fa, infatti, l’Associazione della stampa estera in Israele (Fpa, Foreign press Association, che rappresenta circa 400 testate tra cui le italiane Rai 1 e Stampa, Bbc, Financial Times, France 24, Time, Die Zeit, Le Monde, Reuters, Fox News, CCTV, Sky News, Al Arabiya e il New York Times) è riuscita a presentare formalmente all’Alta corte di Gerusalemme una petizione in cui chiedeva al governo di consentire l’accesso indipendente delle testate internazionali a Gaza, o almeno di spiegare il motivo del diniego. I giudici hanno sempre accettato la giustificazione, ma ora che a Gaza è in vigore il cessate il fuoco, per quanto fragile, e l’Idf si è ritirato da circa il 50% del territorio, le condizioni sono cambiate e le giustificazioni vanno aggiornate. Dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi dal fuoco israeliano 247 giornalisti, secondo i dati forniti dall’Onu (ma i numeri variano a seconda delle fonti tra 210 e 270), vittime in alcuni casi di attacchi diretti perché accusati dall’Idf di essere operativi di Hamas (accuse solo in alcuni casi rivelatasi fondate) o per errore (come nel caso dell’ospedale Nasser di Khan Yunis il 25 agosto scorso), e in altri casi vittime collaterali di raid diretti contro strutture civili
Author: Riccardo Antoniucci
Published at: 2025-11-26 07:12:47
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