Israele è ancora una democrazia?

Israele è ancora una democrazia?


Questa definizione viene periodicamente ridiscussa e criticata, ed è messa sempre più in dubbio negli ultimi anni: sia per le numerose azioni antidemocratiche del governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu, sia per la condizione non democratica in cui si trovano i territori occupati, cioè la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. In realtà come dice Arturo Marzano, docente di Storia e Istituzioni dell’Asia presso l’Università di Pisa, questa promessa fu tradita fin dall’inizio: al momento della fondazione dello stato i palestinesi che non subirono la Nakba, cioè l’esodo forzato e violento dalle loro terre, ottennero la cittadinanza israeliana, ma fino al 1966 furono sottoposti alla legge marziale: «Per spostarsi da un posto all’altro i palestinesi di Israele dovevano avere un permesso, non potevano di fatto iscriversi ai sindacati o fondare propri partiti politici». La seconda è di chi ritiene invece che questa distinzione sia impossibile, e che la democrazia di Israele vada valutata anche considerando i territori occupati: che non si possa dunque chiamare “democrazia” uno stato che occupa militarmente un altro territorio e ne discrimina gli abitanti.


Published at: 2025-05-26 08:29:01

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